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martedì, agosto 28, 2007

Ciao Bruno.

Ciao Bruno.

Giovedì 23 scorso ci ha lasciato Bruno Trentin, aveva 81 anni.

Nato a Pavie, in Francia, il 19 dicembre del 1926, Trentin si laurea in Giurisprudenza all'università di Pavia e poi frequenta la Harvard University.
Dal 1941 combatte nelle file della Resistenza, sia in Francia, contro la Repubblica di Vichy, sia in Italia dove, dal 1944 al 1946, milita nelle formazioni partigiane di Giustizia e Libertà (e assume il comando di una brigata) che aveva contribuito a fondare.
L'inizio dell'impegno con il sindacato risale alla fine degli anni Quaranta, quando si iscrive alla Cgil e inizia a lavorare nell'Ufficio studi economici. Nel 1950 entra nel Partito comunista italiano, nel quale diverrà membro del Comitato centrale dal 1960 al 1977. Ed è nelle liste del Pci che viene eletto prima consigliere comunale a Roma, nel 1960, poi deputato, nel 1962. Abbandona le attività parlamentari, e si dimette dal Pci, per incompatibilità con il suo impegno da sindacalista.
Nel sindacato, è eletto vicesegretario nel 1958. Dal 1962 è segretario generale della Fiom e mantiene l'incarico, assieme a quello di segretario generale della Flm, la Federazione unitaria della metallurgia, fino al 1977, anno in cui diventa segretario confederale della Cgil nazionale.
Trentin viene eletto segretario nazionale della Cgil il 29 novembre del 1988, prendendo il posto che fino ad allora era stato di Antonio Pizzinato. Alla guida del più importante sindacato italiano resta fino al 1994, e partecipa da protagonista allo storico accordo sulla politica dei redditi, stipulato nel 1993 con Cisl e Uil, che mette fine al sistema della scala mobile.

La scheda qui sopra è tratta da Repubblica.it, questo mio post voleva essere un semplice omaggio a un grande compagno e uomo che ha fatto tanto per l'Italia e per i lavoratori.